SILVIA GIANNETTI: una “dakariana” di Maremma
È una giornata della fine estate scorsa in vacanza quando facciamo casualmente la conoscenza di Silvia Giannetti….
È una giornata della fine estate scorsa in vacanza quando facciamo casualmente la conoscenza di Silvia Giannetti. Ci stiamo dirigendo in cerca di una nuova spiaggia attraversando l’abitato di Principina a Mare, pochi chilometri dal capoluogo Grossetano, e ci fermiamo per acquistare una pila per l’alimentazione di un’apparecchiatura elettrica. Lungo un bel viale alberato da maestosi pini marittimi c’è una tabaccheria, uno di quei negozi tipici delle località balneari dove trovare un po’ tutti i generi di articoli. Entriamo salutando una signora dietro il bancone, cerchiamo la pila e ritorniamo alla cassa. Solo allora ci accorgiamo che questa signora indossa una t-shirt con il logo della FMI, Federazione Motociclistica Italiana. Viene spontaneo chiederle il perché di quella maglietta e così conosciamo Silvia che, in men che non si dica, ci elenca il suo “palmarès”, con la sua piacevole parlata toscana:
2005 Campionato Italiano Rally TT Sicilia – 1° categoria Femminile Campionato Italiano Rally TT Umbria – 1° categoria Femminile
2006 Campionato Mondiale Rally TT Tunisia – 1° categoria Femminile Campionato Mondiale Rally TT Marocco – 1° categoria Femminile Campionato Mondiale Rally TT Faraoni – 1° categoria Femminile
2007 Campionato Mondiale Rally TT Tunisia – 1° categoria Femminile Campionato Mondiale Rally TT Faraoni – 1° categoria Femminile
2009 Campionato Mondiale Rally TT Faraoni – 1° categoria Femminile
2010 Dakar Argentina-Chile – 2° categoria Femminile
2011 Dakar Argentina-Chile – 3° categoria Femminile Campionato Mondiale Rally TT Sardegna – 4° categoria Femminile
2012 Campionato Mondiale Rally TT Abu Dhabi – 4° categoria Femminile
A questo punto l’occasione di un’intervista alla “dakariana” maremmana è troppo ghiotta e… il mare può attendere.
Silvia: come è nata in te la passione per la moto da fuoristrada e i tuoi luoghi; i tuoi ricordi all’inizio della tua carriera ed eventuali altri sport praticati. «Ero una ragazzina di paese che più che ai classici vezzi femminili si indirizzava a questo mezzo meraviglioso che è la moto e sono sempre rimasta incantata fino a cercare quello che partoriva la mia fantasia nei giri rubati sul ciclomotore del papà con il quale ho fatto le prime scorrazzate sugli sterrati, poi in adolescenza la prima vera moto 125 da enduro e via via fino a mezzi sempre più impegnativi, con i quali, a parte qualche esperienza sull’asfalto, ho sempre cercato terra e sassi. La passione per lo sport e, in generale per le attività all’aria aperta, è sempre stata una costante che si è espressa negli anni con lo sci, lo snowboard e poi la bici e sempre con un approccio agonistico e ciò per avere obiettivi da raggiungere e per i quali impegnarsi a migliorare».
Il ricordo più bello legato alla carriera di pilota, la vittoria più bella? «Il ricordo più bello è stata la settimana in deserto col gruppo di Fabrizio Meoni, il momento rivelatore e topico, dove la mia carriera di pilota motociclista è veramente iniziata, grazie al confronto con Meoni e alle sue parole che mi hanno dato fiducia nelle mie possibilità, tutto è iniziato da lì. La mia prima vittoria al mio primo rally internazionale e dunque la più bella è stata al rally di Tunisia, l’inizio di una escalation di motivazione e… risultati».
Il ricordo più curioso? E il più brutto? «Il più brutto certamente l’annullamento della Dakar 2008: moto preparata bene, pilota preparata bene, organizzazione non da ufficiale, ma funzionale, tante aspettative, dati i risultati precedenti e di colpo il crollo di tutto questo e dei sacrifici fatti per partecipare a una gara che mai sarebbe più tornata in Africa e, diciamolo, avrebbe perso una buona parte del suo fascino» (Quella edizione della Dakar in Africa fu annullata all’ultimo momento a causa del non garantito grado di sicurezza per i concorrenti e tutta la carovana causato da possibili attentati terroristici, ndr).
Il tuo idolo da giovane tifosa, che ti ha ispirato? «Fabrizio Meoni, non c’è dubbio!».
Il o la “collega” che hai avuto come compagna/o in gara e che ricordi con maggior piacere? «Fabrizio Mugnaioli col quale abbiamo condiviso, e in modo efficace e positivo, una parte delle gare».
Hai avuto il privilegio di conoscere e cimentarti con straordinari campioni. Il/la più forte chi è e qual è stata/o il/la più simpatica/o e divertente? Ricordi un aneddoto particolarmente divertente legato a lei/lui? «Ricordo sempre Nani Roma che, a fine tappa, venne a scusarsi per la polvere alzata dalla sua vettura in sorpasso!».
Episodi tuoi o che hanno visto protagonisti altri tuoi colleghi, famosi e non, al cui ricordo ancora oggi non riesci a non sorridere? «È riferito a me ed è la vittoria andata in fumo alla Dakar 2010 per un episodio poco chiaro della mia avversaria Annie Seel, che poi è salita sul primo gradino del podio».
Quali sono state invece le tue vittorie o traguardi che ricordi con maggior emozione? «Una gara di Raid TT terminata onorevolmente e senza assistenza è un traguardo, direi, da conservare e, bene o male, è successo così in tutte le gare internazionali a cui ho partecipato».
La sconfitta che ha “ bruciato” di più? «Rally del Dubai 2012, un mio errore stupido mi negò la vittoria che invece avevo raggiunto nei rally precedenti: non me lo sono perdonata».
Se non avessi corso nel mondo del motociclismo in quale altro “mondo sportivo” ti sarebbe piaciuto essere protagonista? «Direi nel ciclismo, dove ho fatto un po’ di gare, ma non mi sono espressa adeguatamente come è stato per le moto».
Il percorso o la gara che hai amato di più? «Quello del Rally di Tunisia, un tracciato bello, vario e selettivo».
Se potessi tornare indietro nel tempo cosa non rifaresti? E cosa invece faresti che non hai fatto? «Farei quella Dakar 2012 invece di tirarmi indietro dopo la preiscrizione per timore di non reperire il budget necessario, la rifarei andando avanti e con la mentalità ottimista e la determinazione di chiudere il budget a ogni costo, anche con i debiti! Per il resto rifarei tutto!».
Che dire? Tosta la nostra Silvia! Vero?
