Sei Giorni a Bergamo: l’Italia infiamma l’ISDE 2025 e passa al comando

Bergamo è tornata capitale mondiale dell’enduro con la 99ª International Six Days of Enduro (ISDE), il più…

Bergamo è tornata capitale mondiale dell’enduro con la 99ª International Six Days of Enduro (ISDE), il più prestigioso evento di questa disciplina che ha portato in città 660 piloti da 33 nazioni. Dal 24 al 29 agosto la Fiera di Bergamo è diventata quartier generale della manifestazione, mentre le prove speciali si sono snodate tra la città e le valli, regalando spettacolo e adrenalina a migliaia di appassionati. L’organizzazione è stata affidata al Moto Club Bergamo, già protagonista delle storiche edizioni del 1968 e 1986, confermando il legame indissolubile tra questo territorio e la storia dell’enduro.

La cerimonia d’apertura ha portato in centro città una parata di colori e passione: caschi, moto, bandiere e famiglie hanno accolto le delegazioni in un clima da festa popolare, riportando Bergamo sotto i riflettori mondiali. Nei paddock della Fiera si respira aria di motori e competizione, con meccanici al lavoro senza sosta, moto scintillanti e tifosi pronti a immortalare ogni momento. Sulle prove speciali, invece, il pubblico si è trasformato in una vera curva da stadio: cori, applausi e incitamenti hanno accompagnato i piloti lungo colline e mulattiere che esaltano le caratteristiche del territorio.

La cronaca sportiva non ha deluso le attese. Nella giornata inaugurale, sotto una pioggia insidiosa, la Francia ha preso la testa del World Trophy, con l’Italia subito dietro di un soffio. Ma già nel Junior Trophy gli azzurrini hanno mostrato i muscoli, balzando al comando, mentre nel Women’s Trophy sono state le statunitensi a imporre il proprio passo, dimostrando di avere una marcia in più. Con il ritorno del sole, nel Day 2 è arrivata la svolta azzurra: la squadra italiana ha superato i francesi nel Trofeo Mondiale, consolidato il vantaggio nel Junior Trophy e rilanciato così la corsa verso una possibile doppietta che avrebbe un sapore storico.

Tra i protagonisti brillano i nomi di Andrea Verona, leader carismatico della nazionale italiana e punto fermo nelle speciali, e dello spagnolo Josep Garcia, che ha acceso la giornata con tempi da fuoriclasse. Intorno a loro, una sfida serrata che rende questa Sei Giorni ancora più emozionante e incerta.

Dopo due giornate, la classifica parla chiaro: Italia in testa nel World Trophy, Italia leader anche nel Junior Trophy, mentre il Women’s Trophy vede gli USA saldamente al comando. Tutto lascia presagire un finale di settimana carico di tensione e adrenalina, con il gran Cross Test conclusivo del sabato che incoronerà i campioni e potrebbe consegnare all’Italia un trionfo memorabile davanti al proprio pubblico.

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