Una lettera diversa. Una lettera preziosa. Aribi la condivide per dire: “Vorrei uscire anche domani”
Bergamo, 29 ottobre 2025 Aribi – Associazione per il Rilancio della Bicicletta – da oltre 44 anni…
Bergamo, 29 ottobre 2025 Aribi – Associazione per il Rilancio della Bicicletta – da oltre 44 anni porta avanti quotidianamente azioni concrete per la sicurezza stradale e la promozione della mobilità sostenibile nella nostra provincia. Lo fa con volontari che si alzano presto la mattina per raggiungere le scuole, per educare le giovani generazioni a un comportamento corretto e rispettoso sulla strada. Senza contributi pubblici, sostenendo costi di gestione imposti dallo Stato stesso, tra cui il pagamento di un affitto per la sede nella quale si lavora gratuitamente a beneficio dello Stato stesso. In un contesto in cui i ciclisti continuano a essere vittime di incidenti – in aumento nella provincia di Bergamo, in controtendenza rispetto ai dati nazionali ed europei – non mancano segnalazioni, lamentele e accuse rivolte all’associazione. Per questo, quando riceviamo una lettera che riconosce quanto può essere preziosa la presenza dei ciclisti sulle nostre strade, non possiamo restare in silenzio. La condividiamo integralmente, grati per il sentimento che esprime e che speriamo possa diventare contagioso: Lettera firmata da Alberto Signorini (Almè) Inviata a L’Eco di Bergamo. Carissimi, sono un automobilista, utilizzo principalmente la macchina per lavoro e per muovermi nel tempo libero, ma da un paio di mesi ho iniziato ad andare in bici (da corsa) principalmente e devo dire, da automobilista, GRAZIE ai ciclisti per il bene che fate a noi automobilisti! Grazie perché pedalate nella zona già sconnessa delle carreggiate (vicino ai marciapiedi) dove ci sono buche, rattoppi di asfalto e gli immancabili tombini, mentre noi automobilisti abbiamo tutto il resto della strada liscio e abbastanza ben asfaltato. Grazie perché rischiate ogni volta di forare o rompere le forcelle per i tanti detriti che trovate sul vostro pezzetto di carreggiata; noi automobilisti invece al limite ci troviamo un tombino in centro della strada ma lo evitiamo facilmente. Grazie perché rischiate pure di cadere ad ogni dosso che non arriva quasi mai al marciapiede e vi tocca “centrare” il piccolo pertugio che si libera tra dosso e marciapiede rischiando non poco. Noi automobilisti abbiamo l’unico inconveniente di ricordarci di rallentare all’approssimarsi del dosso per non far sobbalzare gli ammortizzatori. Grazie perché ci rallentate il viaggiare soprattutto nelle strade strette con la fatica di superarvi ma così ci permettete di poter ammirare almeno un poco i campi, i bei tratti, le belle case o le chiese che costeggiano la strada. Ma noi, ahimè, vi clacsoniamo perché abbiamo troppa fretta e aggiungiamo altra tensione, facendovi magari sobbalzare sulla tela e a volte perdere un po’ di equilibrio. Grazie perché ci fate respirare aria pulita, almeno voi non inquinate! E così noi automobilisti, quando scendiamo dalle nostre vetture, l’aria ce la possiamo ritrovare fresca e pura. E… addirittura azzardo un Grazie perché ci fate risparmiare in benzina! Voi ciclisti non utilizzate la benzina, quindi non la comprate e, secondo la legge della domanda e dell’offerta: Bassa domanda = Prezzo più basso. Probabilmente ci sarebbero altri motivi per dirvi grazie… Io in questi due mesi di bici ho colto questi particolari che mi hanno spinto a scrivervi e, personalmente, mi hanno invogliato a utilizzare di più la bici almeno nel tempo libero e nei brevi spostamenti. GRAZIE ciclisti da un automobilista. Alberto Signorini – Almè
Quante verità, quanta sensibilità. Parole semplici, ma coraggiose: riconoscono i disagi e i rischi quotidiani di chi sceglie di pedalare per il bene di tutti. Da questa lettera nasce un nuovo motto che vogliamo trasformare in impegno pubblico: “Vorrei uscire anche domani.” Un messaggio che chiede responsabilità reciproca: dei ciclisti, degli automobilisti, delle Istituzioni. Aribi rinnova l’appello alle Autorità affinché si riconosca e si sostenga davvero il lavoro volontario delle associazioni che salvano vite attraverso educazione, prevenzione e sensibilizzazione. Con ciclistica cordialità, Claudia Ratti.
