Si è aperta venerdì scorso, con l’incontro ospitato nello Spazio Viterbi della Provincia di Bergamo, una settimana di riflessione, consapevolezza e impegno civile che per A.Ri.Bi. – Associazione per il Rilancio della Bicicletta – rappresenta da sempre uno dei momenti più significativi dell’anno.

In concomitanza, il Politecnico di Milano ha presentato l’Atlante italiano dei morti e feriti gravi in bicicletta, il più completo strumento di analisi mai elaborato nel nostro Paese sulla sicurezza ciclistica.
Un lavoro straordinario, condotto dal CRAFT – Competence Centre on Anti-Fragile Territories del Dipartimento di Architettura e Studi Urbani sotto la guida del professor Paolo Bozzuto, che geolocalizza e rende consultabili dieci anni di dati ISTAT sugli incidenti in bicicletta, via per via, città per città.

I numeri restituiscono un quadro che non possiamo più ignorare:
incidenti in aumento, concentrazioni drammatiche nelle aree urbane, e una quotidianità che troppo spesso si spezza lungo tratti di strada che dovrebbero essere sicuri.
Per A.Ri.Bi., che da 44 anni promuove la cultura della mobilità sostenibile e che fu la prima associazione italiana nata nel 1981 con questa missione, i dati non sono semplici cifre: sono vite, storie, famiglie, sogni interrotti.
Solo conoscendo e analizzando questi numeri si possono costruire nuove strategie per la sicurezza, la prevenzione e la convivenza sulla strada.

Mercoledì 12 novembre – ore 20:00, Berzo San Fermo
si terrà la tradizionale Fiaccolata in ricordo di tutte le vittime della strada, un appuntamento che da anni si rinnova grazie alla dedizione e sensibilità del Sindaco Luciano Trapletti, e alla collaborazione dell’Associazione Italiana Familiari Vittime della Strada – sede di Bergamo, del Comitato della Statale 42 Val Cavallina, di ARIBI, e quest’anno anche dell’Automobile Club Bergamo (ACI), insieme alle forze dell’ordine.
Un momento di raccoglimento, memoria e unità, che unisce istituzioni, cittadini e associazioni nel ricordo e nell’impegno condiviso per strade più sicure e rispettose di ogni vita.

Dopo la messa in suffragio, la serata proseguirà con i saluti istituzionali e un pensiero collettivo rivolto a tutte le vittime della strada.

Infine, domenica, un pranzo comunitario aperto ad amici, sostenitori e soci A.Ri.Bi. chiuderà simbolicamente questa settimana di impegno e di ascolto, per trasformare il dolore in progetto, la memoria in azione.

Ogni anno, ogni giorno, ogni pedalata ci ricorda che la strada è un bene comune, da condividere e rispettare.
E il nostro pensiero più sincero, la nostra preghiera laica, resta sempre la stessa:

Vorrei uscire anche domani.